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05-12-2022
Impianti elettrici per disabili: Ecco le normative
La propria casa dovrebbe essere sempre un luogo sicuro e protetto, in cui ogni azione quotidiana possa svolgersi in libertà. I diversamente abili però necessitano di particolari condizioni abitative, affinché le loro limitazioni fisiche non diventino un ostacolo alla propria autonomia domestica. A questo scopo esistono delle normative, che forniscono un indirizzo alla progettazione di spazi abitativi per persone disabili o con particolari necessità. Tali norme indicano come dimensionare gli spazi, come distribuire larredamento, oltre a quali debbano essere le indicazioni da seguire per progettare un impianto elettrico fruibile a tutti. Le normative che si occupano di regolare la progettazione di edifici pubblici e privati sono principalmente due: la Legge n.13 del 09/01/1989 e il D.M. n,236 del 14/06/1989. La prima si riferisce a Disposizioni per favorire il superamento e leliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati; La seconda invece fornisce indicazioni sulla base di alcuni criteri di base, che sono: laccessibilità, ladattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica, sempre con lo scopo di superare ed eliminare le barriere architettoniche. Trattando la questione specifica degli impianti elettrici, questa rientra allinterno del criterio di accessibilità. Al punto 4.1.5 della legge infatti, ci si riferisce ai terminali degli impianti. Il testo in questione prevede che Gli apparecchi elettrici, i quadri generali, le valvole e i rubinetti di arresto delle varie utenze, i regolatori degli impianti di riscaldamento e condizionamento, nonché i campanelli, pulsanti di comando e i citofoni, devono essere, per tipo e posizione planimetrica ed altimetrica, tali da permettere un uso agevole anche da parte della persona su sedia a ruote; devono, inoltre, essere facilmente individuabili anche in condizioni di scarsa visibilità ed essere protetti dal danneggiamento per urto. Inoltre, al punto 8.1.5. si fa riferimento specificamente al fatto che apparecchi elettrici, i quadri generali, le valvole e i rubinetti di arresto delle varie utenze, i regolatori di impianti di riscaldamento e di condizionamento, i campanelli di allarme e il citofono devono essere posti ad una altezza compresa tra i 40 e i 140 cm. Laltezza che si indica è quella che viene misurata in verticale, dallasse del dispositivo al piano di calpestio. Quella dellaltezza da rispettare è una precisazione importante, in quanto tiene conto che le persone con disabilità potrebbero non riuscire a raggiungere altezze superiori, stando sulla sedia a rotelle. Allo stesso modo però, anche coloro che hanno difficoltà motorie possono usufruire di tutti i dispositivi previsti nellimpianto elettrico di casa. Inoltre, in Italia è in vigore la Guida CEI 64-50 per ledilizia ad uso residenziale e terziario. In tale guida si specifica che interruttori, comandi, deviatori e prese a spina, oltre ad apparecchi citofonici e telefonici devono essere posizionati in modo tale da essere individuati ed utilizzati anche in condizioni di scarsa visibilità. Devi render la tua casa priva di bariere architettoniche , in particolare limpianto elettrico? Contattaci, con la nostra consulenza arriveremo ad un progetto studiato su misura.